Frat e Sore Cugine
"Sora cugina - ndr sorella cugina - in dialetto napoletano sta a indicare un rapporto di parentela molto stretto tra cugine ossia quando le madri o i padri delle rispettive sono sorelle o fratelli"
IMAGE CORTESY OF "I NONNI" CHE CI GUARDANO DA LONTANO
IN COPERTINA DA DX (SALVATORE&ALAIDE, BABY GIANNI, LE SORELLE ALAIDE&IOLANDA CON FIGLI, SALVATORE&ALAIDE, IOLANDA CON BABY MARIO E BABY GIORGIO)
Tra cugine abbiamo sempre scherzato su questo termine nel definire il nostro legame. Bisogna andare indietro nel tempo e risalire alla storia della bisnonna Teresa e del bisnonno Giovanni.
Dal loro matrimonio sono nati cinque figli: Antonio, Giuseppe, Giorgio, Ciro, Salvatore e Cesare, quest’ultimo morto giovanissimo.
Ai primi del Novecento il bisnonno Giovanni e i suoi quattro fratelli sono stati pionieri della prima industrializzazione del Sud. Sempre al suo fianco, a casa e a lavoro, Teresa una donna anticipatrice del lavoro femminile, con tenacia e ostinazione ha seguito il marito anche nell’impresa di famiglia, cosa inusuale per quel tempo.
Il primo laboratorio Fiore lavorava il legno vesuviano destinato alla costruzione di enti pubblici. Dopo la guerra le Officine Fiore iniziarono un’ascesa sempre più veloce nell’industria ferroviaria.
PORTICI
Ciro e Salvatore sono stati i più uniti tra i fratelli nella vita e nel lavoro. Nonostante le differenze caratteriali hanno lavorato fianco a fianco e hanno vissuto per anni insieme nella bellissima Villa Savonarola a Portici, oggi sede della Biblioteca Nazionale. Qui i loro numerosi figli - avuti dalle due sorelle Iolanda e Alaide Giannoni - sono cresciuti tutti insieme come fratelli. Teresita, Gianni, Sergio, Roberto e Francesco - figli di Salvatore e Alaide – Gabriella, Giorgio, Mario, Silvana e Giovanni - figli di Ciro e Iolanda. A giocare con loro Lola - il boxer di Gianni - e Argo il cane lupo di Giorgio. Sembra ancora di sentire le loro voci mentre si rincorrono nel giardino attorno al roseto e in lontananza l’odore delle zeppole preparate dalle tate Elena, Anna e Lina.
Divertente l'aneddoto di come nel tempo anche altri due cani delle rispettive famiglie - Jazz e Mattia - due setter inglesi erano fratelli.
In seguito il legame di parentela si stringe sempre più: i due cugini Gianni e Giorgio sposano due sorella Gioia e Bernadette Iavarone. Così da sempre ci definiamo "sore cugine", più di cugine quasi sorelle.
NONNO SALVATORE
Salvatore grand viver, prima di diventare imprenditore, è stato generale e apparteneva all’Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme - uno dei tre ordini religiosi e militari riconosciuto dalla Chiesa.
Amante della vita, delle feste, del gioco, habitué dell’Hotel de Paris a Montecarlo, frequentatore di tutti lo ricordano per il carattere solare e carismatico. Allegro, esteta, sportivo e ironico soprattutto amante delle passeggiate a via Posillipo. Trasferitosi a Napoli da Portici la sua casa è stata la dimora storica di Palazzo Donn’Anna, diventata per noi nipoti un rifugio e un luogo di gioia tutte le domeniche. Siamo cresciute con le leggende sulla regina Giovanna: si narra buttasse in mare i suoi amanti proprio dalla terrazza su cui pranzavamo durante le calde giornate primaverili.
Dopo la morte di nonna Alaide, si è risposta con Carla che lo ha amato fino alla fine dei suoi giorni.
NONNO CIRO
Nonno Ciro severo, austero ma con un grande cuore. Amante dell’antiquariato e delle cose belle. Nella sua vita ha lavorato e si è dedicato alla famiglia. Dopo gli anni trascorsi a Portici si è trasferito a Napoli, la sua bellissima casa in via Domenico Morelli è ricordata per arazzi e pezzi di antiquariato. Grande collezionista di pastori antichi, ha conservato con cura alcuni esemplari della migliore arte artigiana napoletana. Si è sposato con nonna Iolanda e dalla loro unione sono nati cinque figli. D'estate villeggiava al Castelletto di Ischia, un luogo di pace di fronte al Castello Aragonese dove la sua Iolanda faceva preparare conserve di pomodoro che ancora tutti noi rimpiangiamo!